Avengers Infinity War – Statua Winter Soldier 20cm
Il prezzo originale era: 159,90€.119,90€Il prezzo attuale è: 119,90€.
Esaurito
Descrizione
Winter Soldier appartenente alla linea Art Scale e ispirato al film evento “Avengers: Infinity War”.
Realizzato in Polystone e decorato interamente a mano, il personaggio è alto circa 8″ (20,5 cm), facente parte della collana Battle Diorama Series.
Fedele ai lineamenti di Sebastian Sten, interprete sulla pellicola, Bucky Barnes sfoggia una posa dalla forte componente drammatica, mentre imbraccia un mitragliatore, pronto al combattimento.
DIMENSIONI: 20cm
MARCA: IRON STUDIOS
James Buchanan Barnes, detto “Bucky“, noto anche come Soldato d’Inverno (Winter Soldier), è un personaggio dei fumetti creato da Joe Simon (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Timely Comics (in seguito Marvel Comics). La sua prima apparizione avviene in Captain America Comics n. 1 (marzo 1941).
Braccio destro e spalla di Capitan America durante la Golden Age, Bucky viene dato per morto al termine della seconda guerra mondiale e successivamente resuscitato, fisicamente ed editorialmente, come leggendario agente segreto ed assassino sottoposto al lavaggio del cervello dall’Unione Sovietica che, dopo essere riuscito a recuperare la memoria, torna a difendere il suo paese rimanendo nell’ombra ed arrivando a rivestire, per un breve periodo, i panni dell’ex-mentore Capitan America.
Nella classifica stilata nel 2011 da IGN, si è posizionato al 53º posto come più grande eroe della storia dei fumetti, dopo Aquaman e prima di Elijah Snow.
Aprile 1945. Canale della Manica, Costa Britannica. Il corpo di Bucky, privo del braccio sinistro, viene recuperato da un sottomarino sovietico comandato dal generale Vasily Karpov, nella vana speranza di trovare nel suo sangue tracce del siero del supersoldato, tuttavia dopo aver scoperto con stupore che il giovane è ancora vivo, seppur colpito da amnesia, il generale decide di metterlo in criostasi e trasportarlo a Mosca dove una sottosezione del KGB, il Dipartimento X, lo fa rianimare e sfrutta la sua perdita di memoria per fargli un lavaggio del cervello indottrinandolo ad odiare gli Stati Uniti e servire ciecamente l’Unione Sovietica, trasformandolo così in un assassino privo di volontà. Un’équipe di scienziati gli impianta inoltre un braccio bionico, periodicamente aggiornato col progredire della tecnologia.
Col nome in codice di “Soldato d’Inverno” durante gli anni della guerra fredda viene mandato oltre le linee nemiche ad uccidere i bersagli ordinatigli dall’alto comando sovietico, divenendo sempre più spietato ed efficiente, tanto da venire considerato l’arma segreta dell’URSS, temuto in tutto il mondo ma considerato al pari di una leggenda metropolitana nell’ambito dello spionaggio. Brevemente impiegato come addestratore per la Stanza Rossa ed il Programma Vedova Nera, il Soldato d’Inverno ha avuto una breve relazione clandestina con la migliore delle cadette, l’allora adolescente Natasha Romanoff; negli anni successivi ha contribuito inoltre alla fuga di Wolverine dai laboratori di Arma X per poi rintracciarlo ed assassinare sua moglie Itsu, incinta di Daken, nel 1968 ha ucciso il professor Zhang Chin e, dopo aver completato una missione sul suolo statunitense nel 1973, in preda ad uno strano senso di nostalgia ha vagato per New York finché una squadra del KGB non lo ha recuperato. Per ordine del generale Karpov, il Soldato d’Inverno, tra una missione e l’altra, è tenuto in stato vegetativo e sottoposto ad un nuovo lavaggio del cervello ogni volta che viene “scongelato”. In queste condizioni, dal 1955 al 1976, il ragazzo invecchia di soli cinque anni.
Dopo la morte di Karpov nel 1988, il Soldato d’Inverno rimane in stasi per vari decenni a causa della sua instabilità mentale e depositato in uno stabile ereditato dal protetto di Karpov, il generale Aleksander Lukin che, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, fugge e fonda la Kronas Corporation. Per ottener il Cubo Cosmico del Teschio Rosso, Lukin riporta in vita il Soldato d’Inverno ordinandogli di lanciare un attacco terroristico in Filadelfia uccidendo migliaia di persone, assassinare Jack Monroe (ex-Nomad, ex-Flagello e “Bucky” degli anni cinquanta) e far ricadere su di lui la colpa dell’omicidio del Teschio dopo avergli sottratto l’artefatto. Pur portando a termine l’incarico con successo, l’agente S.H.I.E.L.D. Sharon Carter riesce a vederlo e informa Capitan America dell’impressionante somiglianza tra il misterioso sicario e Bucky, motivo per il quale Cap si mette sulle sue tracce riuscendo infine a localizzarlo in Virginia Occidentale mentre trasporta il Cubo Cosmico in una cassaforte nucleare per ordine di Lukin; una volta riuscito a sconfiggerlo, l’eroe a stelle e strisce sfrutta il potere dell’oggetto per ripristinare la memoria perduta dell’amico che, tuttavia, viene sopraffatto dal senso di colpa per le sue azioni passate ed entra dunque in clandestinità.
Riemerse successivamente a Belgrado, a Londra e infine negli Stati Uniti, il Soldato d’Inverno si unisce a Nick Fury svolgendo diverse operazioni sotto copertura al fine di aiutare gli eroi contrari all’atto di registrazione durante la guerra civile dei superumani ed orchestrando perfino un piano per liberare Capitan America, arrestato al termine del conflitto. Nel momento in cui Cap viene assassinato tuttavia, il Soldato d’Inverno collabora con Falcon per arrestare il sicario, Crossbones, e recupera lo scudo di Capitan America dalle mani di Tony Stark, che colpevolizza della morte del proprio amico e mentore. Saputo dell’evasione di Crossbones ad opera di Sin e della Squadra dei serpenti, il Soldato d’Inverno si reca alla sede della Kronas Corporation scoprendo che il Teschio Rosso è sopravvissuto trasferendo la sua coscienza nel corpo di Lukin grazie al Cubo Cosmico. Il criminale tenta dunque senza successo di ripristinare il condizionamento mentale di Bucky con l’aiuto del Dottor Faustus finché, il tempestivo intervento di Falcon e della Vedova Nera mette in fuga il gruppo di criminali portando lo S.H.I.E.L.D. a prendere in custodia il Soldato d’Inverno
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