E.T. l’Extra-Terrestre – Art Scale Statue 1/10 E.T. & Elliot 24cm
Il prezzo originale era: 319,90€.299,90€Il prezzo attuale è: 299,90€.
Esaurito
Descrizione
Iron Studios ci riporta all’infanzia, aprendo le prenotazioni per la statua, linea Art Scale, dedicata all’iconico film “E.T. L’extra-terrestre“.
Questo classico del 1982 di Spielberg rivive oggi in questa deliziosa statua in resina, che va a rappresentare uno dei momenti più iconici e emblematici del film.
Nel concitato inseguimento finale E.T. fa volare la bicicletta di Elliott, sorvolando la foresta e passando davanti la luna piena, creando un’immagine ormai impressa da decenni nell’immaginario collettivo.
La statua è realizzata in scala 1/10 e prodotta in Polystone.
ALTEZZA: 24 cm
MARCA: IRON STUDIOS
Una notte, una misteriosa astronave atterra nel bel mezzo di una foresta della California, e da essa scendono un gruppo di botanici alieni, piccoli e brutti ma assolutamente innocui, che cominciano a prelevare campioni di vegetazione. Tuttavia l’astronave non è passata inosservata: alcuni agenti del governo si avvicinano alla navicella, costringendo gli alieni ad una partenza affrettata, i quali prendono il volo con la loro nave spaziale, ma involontariamente lasciano indietro uno di loro, dimenticandolo sulla Terra. Nel frattempo, in una villetta suburbana di Los Angeles, un bambino di nome Elliott, di nove anni, che ha il misterioso padre in Messico per lavoro, trascorre la serata con suo fratello maggiore Michael e gli amici di questo, impegnati in una partita a Dungeons & Dragons.
Quando esce a ritirare una pizza, ordinata dagli altri ragazzi, Elliott viene attirato verso il capanno degli attrezzi da dei misteriosi rumori, che in un primo momento attribuisce al suo cane Harvey, ma in seguito scopre essere dovuti all’alieno, il quale prontamente fugge. Nonostante la famiglia non gli creda, il ragazzo lascia delle caramelle sparse nella foresta, in modo da attirare l’alieno da lui. Una sera l’extraterrestre fa visita a Elliott, consegnandogli i dolcetti, e questo, entusiasta, nasconde l’alieno nella sua stanza per non farlo vedere alla famiglia.
La mattina successiva, il ragazzo finge di avere la “febbre”per poter restare a casa e studiare meglio lo strano visitatore. Nel pomeriggio Michael e la loro piccola sorellina, Gertie, incontrano l’alieno. I tre, seppur spaventati dalla sua presenza, promettono di non dire nulla a nessuno a proposito, neppure alla loro madre Mary. Decidendo di tenere la creatura, i ragazzi provano a chiedergli informazioni sulla sua origine e da dove provenga. Egli risponde facendo levitare delle palline di pongo, rappresentanti il Sistema Solare, e mostra i suoi poteri curativi facendo rivivere una pianta disseccata in un vaso.
La mattina dopo Elliott va a scuola e, nel corso della mattinata, inizia a sperimentare una connessione psitica con l’alieno, rimasto a casa. Quando l’essere beve tutte le birre in frigo e si ubriaca, Elliott in classe si sente anche lui ubriaco, perde il controllo del suo corpo e libera tutte le rane usate per gli esperimenti nella lezione di scienze. Quando l’alieno vede in televisione John Wayne baciare Maureen O’Hara nel film Un uomo tranquillo, Elliott bacia una compagna di classe nella stessa maniera.
L’extraterrestre, al quale i ragazzi danno il nome di E.T., inizia a parlare la lingua umana, ripetendo ciò che Gertie dice mentre guarda in TV Sesame Street. Con la semplice frase “E.T. casa telefono”, subito dopo cambiata in “E.T. telefono casa”, E.T. esprime il desiderio di contattare i suoi simili per ritornare a casa, quindi Elliott e Michael procurano all’alieno il materiale necessario affinché riesca a costruire un dispositivo che lo metta in comunicazione con loro. Michael inizia a notare che la salute di E.T. sta peggiorando e che Elliott si riferisce a sé stesso come “noi”. Ad Halloween, i tre travestono E.T. come un fantasma (spacciandolo per Gertie), così da poterlo far uscire di casa senza attirare troppo l’attenzione.
Elliot accompagna l’alieno fino alla foresta nel luogo dell’atterraggio dell’astronave, ma all’improvviso perde il controllo della sua bicicletta e i due rischiano di cadere in un dirupo. Quando tutto sembra perduto, E.T. salva la vita ai due facendo volare la bicicletta. Una volta giunti nella foresta, E.T. riesce a inviare con successo un segnale al suo pianeta natale.
Elliott, non vedendo arrivare la nave spaziale, chiede a E.T. di tornare a casa e di restare con lui, ma E.T., non capendo le sue parole, pensa solamente a tornare a casa, nonostante abbia visto il bambino piangere. Dopo aver passato la notte nel bosco, il mattino seguente, Elliott si sveglia notando la mancanza di E.T. e ritorna a casa disperato, per poi implorare il fratello di cercare E.T. nel bosco. Michael parte in bicicletta e, durante il viaggio, scopre di essere seguito da un’auto, probabilmente del governo, ma riesce a seminarla. Tornato nel bosco, Michael trova il macchinario e il costume da fantasma ma non l’alieno, poi trova E.T. in ipotermia in un ruscello circondato da dei procioni e lo porta da Elliott, anch’esso in punto di morte.
Mary, la madre dei ragazzi, di ritorno dal lavoro, trova Elliott moribondo e viene a conoscenza dell’alieno. Spaventata, scappa cercando di mettere al sicuro i figli, ma viene bloccata da alcuni scienziati del governo, che, guidati da Keys, un agente del governo e conoscente di Elliott, costruiscono una struttura medica d’emergenza in casa, mettendo in quarantena Elliott ed E.T. La connessione tra i due svanisce nel momento in cui l’extraterrestre, improvvisamente, sembra che sia morto. Il ragazzo sta per dire addio all’amico, quando nota che il fiore nel vaso di Gertie sta tornando in vita: E.T. si è ripreso e annuncia che i suoi compagni stanno tornando. Elliott e Michael scappano con un furgone assieme all’alieno, riuscendo a staccare la struttura, ma due scienziati si sono aggrappati al tubo strappato.
Successivamente Elliott svita il tubo dal furgone e, durante una curva, il tubo si stacca e i due scienziati rotolano per la strada mentre un gruppo di macchine della polizia si dirige verso i tre, che nel frattempo riescono a ritrovarsi in un parco con gli amici di Elliott. Successivamente Mary e gli agenti (armati di pistole) raggiungono il furgone abbandonato, mentre la donna li supplica di non usare armi. I ragazzini, dopo un breve inseguimento, riescono a seminare le macchine e a sfuggire agli agenti.
Quando sembra finita, gli agenti li raggiungono e davanti a loro si crea un blocco stradale da parte della polizia e degli agenti, armati di fucili. Elliott guarda la situazione e capisce che non c’è niente da fare, ma E.T. non si arrende e, usando i suoi poteri, fa volare le loro biciclette verso il tramonto, raggiungendo la foresta.
Mentre la madre, Gertie e Keys li raggiungono in macchina, E.T. vede arrivare i suoi simili a bordo dell’astronave e si prepara a partire. L’alieno dice addio a Michael e Gertie, dice ad Elliot che sarà sempre con lui nel suo cuore e, salutandolo per l’ultima volta, sale sull’astronave per fare ritorno a casa, lasciando un arcobaleno in cielo.
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