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Elden Ring – Replica 1/1 Arm of Malenia 95cm

Il prezzo originale era: 499,90€.Il prezzo attuale è: 449,90€.

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Esaurito

COD: SOULS-DYDPURE001ER Categorie: , Tag: , ,

Descrizione

Senzaluce, preparati ad evocare le Ceneri dello spirito! La semidea Malenia è pronta a scatenare il potere della marcescenza scarlatta su di te!

PURE ARTS presenta questa straordinaria replica a grandezza naturale di uno dei personaggi più carismatici del pluripremiato ELDEN RING. La scultura in questione vede il braccio di Malenia in scala 1:1 magistralmente dipinto a mano di un fine pigmento di color oro, questo pezzo da collezione è dotato di un polso articolato e di due opzioni di esposizione: una con la base in metallo e un’altra staffa per esporre il prodotto a parete. Questa replica da collezione del braccio di Malenia in Life-Size è un’opera d’arte realizzata dai migliori artisti di casa PURE ARTS i quali hanno concepito quest’opera appositamente per i fan di ELDEN RING!

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

  • Materiale: Poliresina di alta qualità
  • Riproduzione altamente dettagliata del braccio prostetico di Malenia
  • Vernice dorata
  • Polso articolato
  • Include una base di metallo e i supporti da parete di metallo per due diverse opzioni di esposizione
  • Dimensione dell’edizione: 33CM X 95CMX 13CM
  • Limitato a 3.500 esemplari al mondo

DIMENSIONI: 95 cm

MARCA: PURE ARTS

CATEGORIA: Action Figure e Statue ELDEN RING Malenia

Malenia, spada di Miquella, anche nota come la Recisa, o come Dea della marcescenza, è una semidea ed Empirea che ereditò una delle Rune maggiori e combatté i suoi fratelli per il controllo sull’Interregno.

Elden Ring è un videogioco action RPG sviluppato dalla software house giapponese FromSoftware e pubblicato da Bandai Namco Entertainment. Il videogioco, diretto da Hidetaka Miyazaki, è stato realizzato in collaborazione con George R. R. Martin, autore statunitense di fantasy noto soprattutto per il ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco, il quale ha contribuito alla realizzazione della storia di fondo, retroscena e al mito del gioco.

Il Senzaluce è tra i numerosi esuli richiamati nell’Interregno nella speranza di ricomporre l’Anello ancestrale e divenire il prossimo Lord ancestrale. All’inizio del suo viaggio, egli incontra una vergine delle dita di nome Melina. Poiché senza vergine, Melina si offre di ricoprirne il ruolo, garantendogli l’abilità di tramutare le rune in forza, a patto però che il Senzaluce la porti alla base dell’Albero Madre, dove ella potrà compiere il suo destino. La ragazza lo conduce inoltre alla Rocca della Tavola rotonda, un luogo di raduno per i Senzaluce destinati a ricomporre l’Anello ancestrale. Lì, il protagonista scopre dalle Due Dita, messaggere della Volontà superiore, che in seguito alla Disgregazione l’anello ancestrale è stato distrutto in vari frammenti, e i semidei della stirpe di Marika se ne sono impossessati. Corrotti dal potere delle Rune, si sono dichiarati guerra l’uno con l’altro per impadronirsi di tutti i frammenti. Il Senzaluce viene quindi incaricato di recuperare tutte le Rune maggiori e portarle all’Albero Madre, ove sarà possibile riparare l’Anello ancestrale.

Il viaggio del protagonista lo porta a visitare tutto l’Interregno, sconfiggendo i vari semidei e impadronendosi dei loro frammenti. Alla fine, le Due Dita gli garantiscono l’accesso a Leyndell, la capitale reale, dove egli si scontra con Morgott, il re benedetto dalla grazia e incaricato di proteggere l’Albero Madre. Sconfitto e in punto di morte, Morgott rivela che ricomporre l’anello è impossibile, poiché l’albero ha eretto un muro di spine che impedisce a chiunque di entrare. Melina suggerisce quindi di utilizzare la Fiamma dei Giganti, con la quale sarà possibile bruciare l’Albero Madre ed eliminare le spine. Una volta scoperto che il Senzaluce è stato rifiutato dall’albero, le Due Dita si ritirano dal piano mortale per pianificare la prossima mossa, garantendogli così la libertà di dare fuoco all’Albero Madre attraverso due modi: tramite il piano di Melina o liberando le Tre Dita, imprigionate nei sotterranei di Leyndell, ottenendo il potere della Fiamma della frenesia.

Una volta sbloccato l’accesso alla Forgia dei giganti, se il Senzaluce non ha liberato le Tre Dita, Melina si sacrificherà usando la fiamma per incendiare l’Albero Madre. Se invece le Tre Dita sono state risvegliate, la ragazza abbandonerà il protagonista, che userà la Fiamma della frenesia per dare fuoco all’albero. Indipendentemente da ciò, il Senzaluce viene trasportato alla città in rovina di Farum Azula. Sconfitto Maliketh la Lama nera, l’Ombra di Marika, e liberando il potere della sua Runa della morte nell’Interregno fa sì che l’Albero Madre soccomba definitivamente al fuoco. Tornato ai piedi dell’albero, la cui cenere ha ricoperto tutta Leyndell, si scontra con l’ex-compagno Sir Gideon Ofnir e con il primo Lord ancestrale, Godfrey, riuscendo così a entrare dentro l’albero. Lì, avviene lo scontro finale, prima con Radagon, consorte di Marika e suo alter ego, e in seguito con la Belva ancestrale, rappresentazione fisica dell’Anello ancestrale stesso. Sconfitta anche la belva, il Senzaluce raggiunge finalmente il corpo in frantumi di Marika, contenente i rimasugli dell’anello. A seconda delle azioni del protagonista, saranno possibili sei finali diversi, nei quali il Senzaluce potrà divenire Lord ancestrale, permettere a Ranni la strega di usurpare il ruolo di Marika oppure utilizzare il potere della Fiamma della frenesia per distruggere tutto l’Interregno.

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