La storia fantastica – Inigo Montoya Prop Replica

499,90

Esaurito

Descrizione

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Direttamente dal film capolavoro LA STORIA FANTASTICA, arriva questa fantastica replica da collezione della spada del mitico Inigo Montoya!

La qualità è ottima, forgiata e rifinita a mano questa spada e quanto di meglio si possa trovare, i dettagli sono incredibili, un vero capolavoro così come viene definita nella pellicola, DA AVERE!!!

QUESTA REPLICA DA COLLEZIONE E’ PRODOTTA IN SOLI 500 ESEMPLARI AL MONDO!

TUTTE LE NOSTRE SPADE SONO OGGETTI ORNAMENTALI, VENGONO SPEDITE NON AFFILATE SECONDO LE NORME VIGENTI SULLA LORO LIBERA VENDITA E DETENZIONE TRA LE PERSONE DI MAGGIORE ETÀ

DIMENSIONI: 107 cm

MATERIALE: ACCIAIO

MARCA: FACTORY ENTERTAIMENT

La storia fantastica (The Princess Bride) è un film fantasy del 1987 diretto da Rob Reiner, tratto dal romanzo La principessa sposa di William Goldman del 1973, adattato per il cinema dall’autore stesso. Candidato ai Premi Oscar 1988 per la miglior canzone con Storybook Love di Willy DeVille, nel 2016 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti.

Inigo aveva solo undici anni quando suo padre Domingo Montoya, un abilissimo fabbro spadaio, venne ucciso. Pur essendo molto abile Domingo non era famoso perché disprezzava aver a che fare con persone ricche e spregevoli. Un giorno però il Conte Rugen, un uomo con sei dita, gli commissionò una spada. Domingo ci lavorò per un anno intero e quando l’uomo tornò pretese di pagarla solo un decimo del prezzo pattuito. Domingo rifiutò di cedere la spada, non tanto per il prezzo ma perché evidentemente il Conte non sapeva apprezzare il lavoro, e proclamò che avrebbe dato allora la spada al proprio figlio Inigo. L’uomo con sei dita gli rubò la spada e con quella gli trafisse il cuore. Avendo visto la scena Inigo sfidò subito Rugen a duello per vendicare il padre. L’uomo con sei dita ebbe facilmente ragione del bambino ma ne riconobbe il talento, non lo uccise e gli permise di tenere la spada ma gli segnò entrambe le guance con cicatrici. Da quel momento Inigo dedicò la sua vita ad imparare l’arte della scherma per poter riuscire a vendicare il padre.

Dopo molti anni passati a cercare Rugen, sentendosi incapace di compiere la propria missione, Inigo è diventato depresso e affoga il dispiacere nel vino. È a questo punto che viene ingaggiato insieme a un siciliano di nome Vizzini e a un possente turco di nome Fezzik per rapire la principessa Bottondoro per scatenare una guerra tra Florin e Ghilden (la città nemica di Florin). I tre riescono a rapire la ragazza ma al loro inseguimento parte un uomo mascherato che in un primo momento si pensa essere il pirata Roberts ma che poi si rivela essere Westley, l’innamorato ed il vero amore di Bottondoro. Inigo è il primo ad essere affrontato da Westley ed i due si battono a duello. Nonostante Inigo abbia dedicato tutta la sua vita a studiare la scherma e sia diventato il miglior spadaccino conosciuto, Westley riesce a batterlo dopo un lungo duello durante il quale i due hanno modo di notare la bravura dell’altro e di scambiarsi sinceri complimenti. Così alla fine Westley gli risparmia la vita tramortendolo senza ucciderlo.

Inigo, colpito dal fatto di essere stato sconfitto e non sapendo che cosa fare, vaga senza metà finché non incontra di nuovo Fezzik e insieme decidono di andare a salvare Wesley, dato che è l’unico modo per trovare l’uomo che ha assassinato suo padre. I due trovano il corpo di Westley, ormai senza vita, nella camera delle torture del principe Humperdinck. Ma non si danno per vinti e lo portano dall’uomo chiamato “Max dei miracoli”. Max nota che Westley non è davvero morto ma solo “praticamente morto” e, con le sue arti, crea una pillola in grado di resuscitarlo. I tre, Inigo, Fezzik e Westley, assaltano assieme il castello di Humperdinck dove si stanno celebrando le nozze tra il principe e Bottondoro. Durante l’assalto si separano e Inigo incontra finalmente il Conte Rugen e lo insegue. Messo in difficoltà dall’abilità del suo avversario, Rugen implora d’aver salva la vita e chiede a Inigo cosa volesse per risparmiarlo ma Inigo risponde «Io voglio riavere mi padre» e lo uccide pronunciando la frase che per tutta la vita si era preparato a dire: «Mi nombre es Inigo Montoya. Tu hai ucciso mi padre. Preparate a morir!» e infliggendo a Rugen le stesse cicatrici sulle guance che il Conte aveva fatto a Inigo quand’era un bambino.

Dopo aver vendicato il padre si riunisce a gli altri poco prima di fuggire dal castello e mentre cavalcano verso la libertà Westley gli affida la sua nave e il nome di Roberts.

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