RoboCop 2 – Diecast Action Figure 1/6 RoboCop 30cm

Descrizione

Hot Toys rende omaggio a uno dei personaggi più iconici della fantascienza con la spettacolare action figure in scala 1/6 (30 cm) di RoboCop, ispirata direttamente al secondo capitolo della saga cult.

Ricreato con una cura maniacale per i dettagli, questo cyborg della legge presenta l’inconfondibile armatura iridescente blu e viola con finiture nere, fedelmente verniciata per replicare l’effetto metallizzato del film. Il casco è dotato di parti intercambiabili che raffigurano diverse espressioni del volto di Murphy, insieme a una testa extra con dettagli meccanici esposti e una variante battle-damaged del petto e dell’elmo, perfetta per chi vuole rivivere gli scontri più intensi di RoboCop 2.

L’armatura integra una fondina apribile nella coscia, mentre le mani intercambiabili (tra cui quelle articolate, a pugno, per impugnare armi o con gesto puntato) permettono di esporlo in pose dinamiche e cinematografiche. Tra gli accessori spiccano il fucile, le pistole, le fiale di Nuke, un contenitore Nuke e persino il cervello di Cain con la colonna cervicale, a ricordo dello scontro con il terrificante RoboCain. Completa il set una base espositiva dedicata.

Una figure imperdibile per ogni fan della saga, perfetta per celebrare il lato più umano della macchina e quello più implacabile della giustizia.

ALTEZZA: 30 cm

MARCA: HOT TOYS

CATEGORIA: Action Figure e Statue , ROBOCOP ,  RoboCop.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

Produttore: Hot Toys JapanCranes Park 3F150-0001 ShibuyaTokyo (https://www.hottoys.com.hk/)

RoboCop è una delle saghe più influenti e amate della fantascienza anni ’80 e ’90, un mix esplosivo di azione, critica sociale e atmosfera cyberpunk che ha segnato un’epoca. Tutto ha inizio nel 1987, quando il regista Paul Verhoeven dirige il primo, indimenticabile capitolo: in una Detroit allo sbando, dove la criminalità ha preso il sopravvento e le multinazionali gestiscono la città come un’azienda, l’agente Alex Murphy viene brutalmente assassinato durante il servizio. La OCP, megacorporazione senza scrupoli, lo trasforma nel primo prototipo di poliziotto cyborg: nasce così RoboCop, macchina programmata per far rispettare la legge, ma che custodisce nel profondo un residuo di umanità.

Il film non è solo un cult per le sue scene d’azione violente e l’estetica iconica, ma anche per la sua visione distopica che ancora oggi fa riflettere. RoboCop diventa un simbolo: mezzo uomo, mezzo macchina, tutto giustizia.

Nel 1990 arriva RoboCop 2, diretto da Irvin Kershner (già regista de L’Impero colpisce ancora). La città è piagata dalla nuova droga Nuke, e la OCP tenta di creare un nuovo cyborg ancora più potente: RoboCain, un mostro tecnologico alimentato dal cervello di un boss del crimine. Ne scaturisce uno scontro titanico, in cui RoboCop deve affrontare non solo una minaccia fisica, ma anche il peso delle sue emozioni e del suo passato.

Tra sparatorie, mutazioni etiche e riflessioni sulla disumanizzazione della società, RoboCop resta una pietra miliare, capace di unire puro intrattenimento e profondità narrativa.