Rocky – Superb Statue 1/4 Rocky 1976 54cm
Il prezzo originale era: 899,90€.849,90€Il prezzo attuale è: 849,90€.
DISPONIBILE DA FEBBRAIO 2025
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Descrizione
Blitzway presenta la statua di ROCKY, tratta dal primo indimenticabile film della saga cinematografica che ha reso celebre il grande Sylvester Stallone.
Con meticolosa attenzione ai dettagli, gli scultori di casa Blitzway hanno realizzato la giacca di pelle utilizzando tessuto in vera pelle, catturando ogni aspetto della personalità robusta e mascolina di Rocky Balboa, fino alle cicatrici sopra le sue sopracciglia. Inoltre, la statua presenta capelli radicati, che ne migliorano l’aspetto vivido e realistico.
Attraverso la precisa ricreazione, hanno dato vita ai momenti più toccanti apparsi nel film, mostrando l’incrollabile dedizione di Rocky e le sue aspirazioni attraverso allenamenti e sfide incessanti, il tutto supportato dalla presenza costante di Butkus il suo fedele compagno di viaggio!
Caratteristiche del perodotto:
– Dimensioni ca. 54 x 30 x 30 cm (base inclusa)
– Scultura altamente dettagliata altamente somigliante a Sylvester Stallone
– Abiti realizzati su misura e progettati in modo sofisticato
– Base d’appoggio a tema Rocky 1
– Testa (con cappello di feltro)
– Mano destra (che tiene una palla di gomma)
– Butkus (il cane)
– Targhetta con il nome
DIMENSIONI: 54 cm
MARCA: BLITZWAY
Rocky è un film del 1976 diretto da John G. Avildsen.
Sylvester Stallone, allora attore poco conosciuto, ha scritto ed interpretato questo film, grazie al quale è divenuto uno dei volti più amati di Hollywood. Il film vinse tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior film e miglior regia. Grazie a Rocky, Stallone diviene il terzo uomo nella storia del cinema, dopo Charlie Chaplin e Orson Welles, a ricevere la nomination all’Oscar sia come sceneggiatore che come attore per lo stesso film.
Realizzato in appena 28 giorni con un budget di 1,1 milioni di dollari ne incassò al botteghino 225, diventando un successo di pubblico e di critica e dando vita a cinque seguiti: Rocky II, Rocky III, Rocky IV, Rocky V, Rocky Balboa e due spin-off, Creed – Nato per combattere (2015) e Creed II (2018).
Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al settantottesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al cinquantasettesimo posto. Nel 2006 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Nell’agosto del 2015, Rolling Stone lo mette al secondo posto della classifica dei migliori film sportivi della storia del cinema.
Filadelfia, 1975. Rocky Balboa è un pugile italo-americano trentenne che non riesce a sfondare sul ring. Per questo motivo il suo vecchio allenatore Mickey Goldmill gli sequestra l’armadietto negli spogliatoi della palestra nella quale si allena e gli dice che non sarà mai un campione.
Rocky vive la vita giorno per giorno nella periferia della città e abita in un piccolo fatiscente monolocale in una zona residenziale; per guadagnare soldi fa l’esattore per conto di Tony Gasco, un gangster italo-americano.
Il migliore amico di Rocky è Paulie Pennino, italo-americano come lui e con il quale si incontra al bar. Paulie lavora in un mattatoio di Philadelphia e ha una sorella minore, Adriana, molto timida, che lavora in un negozio di animali. Rocky ogni giorno entra nel negozio di animali e cerca continuamente di attaccare bottone ma Adriana, vergognandosi, lo saluta solamente e poi volta la testa da un’altra parte. Il Giorno del ringraziamento, Rocky decide di uscire con Adriana: lei accetta e così i due vanno a pattinare sul ghiaccio insieme. Poi la porta a casa dove riesce a strapparle un bacio; così Adriana vince parte della propria timidezza e qualche giorno dopo decide di fidanzarsi con Rocky.
Nel frattempo, l’imbattuto campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed, proveniente da Los Angeles, giunge a Philadelphia disposto ad un incontro per festeggiare la ricorrenza del Bicentenario degli Stati Uniti d’America, nel quale metterà in palio il suo titolo mondiale, e siccome il pugile ufficiale è infortunato, lui decide comunque di disputare quest’incontro con un pugile a caso che si trova nella stessa città; tra tutti quelli che cerca, trova proprio il nome di Rocky Balboa, soprannominato “Lo stallone italiano”, e decide di sfidarlo.
Avuta la notizia, Rocky riceve una visita da Mickey e, dopo una forte discussione, seguita da un rappacificamento, accetta di farsi allenare da lui per questo match; Mickey lo porta nella vecchia palestra ad allenarsi con i colpi e con gli spostamenti utili per un incontro fondamentale. Così Rocky si prepara per il grande incontro e Mickey, soddisfatto delle sue nuove prestazioni, diventa di fatto il suo manager per quando salirà sul ring.
La notte prima dell’incontro e mentre Adriana dorme, Rocky, che per la prima volta è colmo di dubbi, si dirige allo Spectrum, posto dove si terrà il grande match e qui pensa che dopotutto sarà un’impresa estremamente ardua: sa di non poter riuscire a prevalere su Apollo. Ritornato a casa, Rocky confida ad Adriana, momentaneamente sveglia, che il suo obiettivo sarà esclusivamente rimanere in piedi fino al 15º e ultimo round, cosa che nessun avversario di Apollo è mai riuscito a fare.
Arriva il giorno del match e Rocky sembra in perfetta forma, benché sia preso di mira dai giornalisti e dai tifosi di Apollo che lo danno già per sconfitto. Apollo sale sul ring accompagnato da uno spettacolino ricco di molte attrazioni e musica nel quale egli omaggia l’America nei panni prima di George Washington e poi dello Zio Sam.
Inizia l’incontro e Rocky esordisce nel migliore dei modi mostrando un’incredibile prova di forza nei confronti di Apollo, sorpreso dalla sua resistenza. Quella che doveva essere soltanto una farsa si trasforma in una vera e propria guerra tra pugili: dopo essersi ripreso dal conteggio subito nel primo round, Apollo tempesta di colpi Rocky, che dimostra una grande qualità di incassatore. L’incontro continua con Apollo sempre più stupito dalla caparbietà e resistenza di Rocky, che colpisce come non mai. Nel 14º round Rocky cade esausto al tappeto, ma incredibilmente riesce a rialzarsi.
L’ultimo round è estremamente drammatico, i pugili sono sfiniti e sanguinanti con il pubblico stupefatto dalla loro resistenza. Rocky negli ultimi istanti mette a segno una serie micidiale di colpi che scuotono seriamente Apollo sfiorando il ko. Terminato l’incontro, in un clima di forte tensione e forti emozioni, viene dato il verdetto finale: Creed vince ai punti e conserva il titolo di campione del mondo, ma la folla acclama a gran voce il nome di Rocky per la capacità di aver incassato tutti quei colpi ed essere riuscito a stare in piedi per tutti e 15 i round.
Rocky, dopo aver allontanato i giornalisti radunatiglisi attorno a fine match, chiama a gran voce Adriana, che lo raggiunge sul ring: i due si abbracciano.
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